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Venerdì: 21:15 - 23:15

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Questo sito è stato aperto il 10/11/2012

Il “Cavallino” e il Dragone

In soli 20 esemplari per festeggiare i vent’anni dalla prima Ferrari venduta ed immatricolata in Cina

Ferrari 458 China Edition

Aprile 2012

Vent’anni sono passati da quando Mr. Ferrari – al secolo Li Xiaohua – aquistò la sua 348 ts, che guarda caso fu anche la prima Ferrari venduta in Cina. La cosa incuriosì tutti, persino Bush senior e Junior ed altri altissimi funzionari di vari governi che furono attratti da quello che divenne per l’oriente il simbolo di una soglia varcata: dalla povertà infatti si passò ad una nuova capitalizzazione e quella 348 non fu che un avamposto. Non per nulla tutti loro firmarono la sua vettura, come se fosse stato implicitamente suggellato su di essa un contratto attestante un nuovo assetto economico mondiale. Forse andò proprio così, visto che di tifosi e di proprietari oggi la Cina ne ha parecchi, e tutti guardano alla Ferrari nel modello della 458 Italia. Un successo strepitoso a quanto pare. I nuovi ricchi la preferiscono rossa ma nemmeno la disdegnano bianca, e come dargli torto? Oggi, dopo quei fatidici vent’anni, Ferrari ha deciso davvero di ratificare la sua espansione nella terra dei dragoni, e lo fa con un modello d’eccezione, costruito in soli 20 esemplari: uno per anno. Un modello destinato a divenire un istant classic, una 458 Italia chiamata “Italchina”, di un rosso particolarissimo detto “Rosso Marco Polo.” Sinonimo forse del successo che la casa di Maranello ha avuto nell’esplorare i mercati d’oriente.

Immancabile la striscia nera bordata d’oro che carezza cofano, tetto e baule, la quale nella parte anteriore presenta al suo interno un dragone dorato per l’appunto, simbolo, per la cultura cinese, di virtù e potenza. Cosa particolare è che la vettura non solo presenta cerchi dorati, ma è dotata al suo interno di vari pulsanti fra cui quello dello start & stop in caratteri cinesi. Questa forza dell’ingegneria stilistica e meccanica è stata presentata in un evento che si terrà nuovamente ogni tre anni al palazzo Italia del Shanghai World Expo Park, il quale ospiterà al suo interno una grande mostra a tema Ferrari, proprio per consolidare ulteriormente i rapporti fra Maranello e il mercato cinese. Sarebbe curioso, alla luce di tutto questo, sapere se Li Xiiahoua avrà intenzione di vendere la sua 348 ts per acquistare una nuovissima 458 Italia “Italchina” , ma conoscendo la sua passione si spera che un giorno le possa avere entrambe nel suo garage.

Mauro Modena