Principali Sostenitori

Seguici  sulla nostra pagina Facebook e su Instagram

SFC S. Martino di Bareggio Socio Aderente 2012

Data ultima modifica sito

18 Aprile 2024

 

Dove Siamo

via Novara 4, 20010 Bareggio (MI)

Orario di apertura

Venerdì: 21:15 - 23:15

Per informazioni

Questo sito è stato aperto il 10/11/2012

Tuo è il regno, tua è la forza e la velocità

Febbraio 2014

La Ferrari 400i fu progettata da Pininfarina, configurata come una 2+2 e lanciata nel 1976 per sostituire l'analoga versione della serie 365 Ferrari 365 GT4 2+2, prodotta dal '72 al '76 in soli 524 esemplari, di cui conservava la carrozzeria e la disposizione degli organi meccanici; questo nuovo modello era anche la prima Ferrari prodotta con la trasmissione automatica ed aveva più le caratteristiche di una ben rifinita gran turismo che quelle di un'auto dal temperamento sportivo come quelle tradizionalmente prodotte dalla Ferrari; l'abitacolo era molto confortevole per due persone, ma era tutt'altro che scomodo anche per chi occupava il sedile sdoppiato posteriore.

La 400i appartenuta a Bernardo d'Olanda in una insolita colorazione verde

Nel 1985 verrà sostituita dal modello Ferrari 412, praticamente identico nella carrozzeria, ma con motore elevato a 4,9 litri, che rimarrà in produzione fino al 1990; in pratica la linea di questa vettura, nata nel 1972 che la 365 GT4 2+2 e uscita di produzione nel 1990, si dimostrerà la più longeva di tutta la produzione della storia Ferrari.

La 400i appartenuta al pilota Ferrari di F1, campione del mondo '79, Jody Schekter

Il motore, di 4,8 litri, era il tradizionale Ferrari V12 di 60° disegnato da Gioacchino Colombo, ma con la testata allungata già apparsa sulla precedente serie 330, a cui nel frattempo erano stati applicati quattro alberi a camme; nata con sei carburatori Weber, a partire dal 1979 adotterà l'iniezione meccanica Bosch K-Jetronic; a seconda delle diverse versioni erogava da 310 a 340 cavalli, una potenza comunque necessaria per una vettura del peso di 1880 kg. Il cambio della 400 in versione automatica, con il convertitore di coppia, era il Turbo-Hydra-Matic della General Motors a 3 rapporti e si adattava molto bene al motore; di questa tipologia ne sono stati costruiti 873 esemplari (vi era comunque anche la disponibilità di un cambio manuale a 5 rapporti, installato su 421 esemplari). La 400i dichiarava una velocità massima di 241 km/h ma era possibile raggiungere prestazioni superiori. Ovviamente il consumo era elevato (4 km/L) e la capacità dei serbatoi era appena sopra i 110 litri. Insomma un’auto potente, veloce ed elegantissima, la quale venne apprezzata soprattutto dai “cumenda” un po’ attempati. Come dar loro torto?

                                                                              Mauro Modena

La Ferrari 400i automatica appartenuta a Bill Wyman, bassista dei Rolling Stones
La 400i appartenuta a Rod Sterwart, modello del 1983, trasformata in cabriolet da Richard Straman