275 GTB/4: Impronta Classica
Durante il Salone di Parigi del 1964 Ferrari presentò la 275 gtb, esclusiva e sportivissima Ammiraglia basandosi su concetti tradizionali per la Casa: motore V12 anteriore longitudinale con 2 valvole per cilindro, evoluzione del telaio usato anche per le competizioni a passo corto, mentre per la prima volta esordirono 4 sospensioni indipendenti e per l’ultima volta si poté contare un solo albero a camme. Due anni più tardi, sempre durante il Salone di Parigi esordì la versione protagonista del servizio, dotata di 4 alberi a camme denominata 275 gtb/4. La Vettura guadagnava così 20 cv toccando quota 300 e sul cofano spuntava un rigonfiamento per ospitare i 6 carburatori. Il peso di circa 1100 kg garantiva alla gtb/4 una grinta fuori dal comune e 260 km/h di velocità massima, caratteristiche che spinsero la Carrozzeria Scaglietti, che costruiva i corpi vettura, ad allestire alcuni esemplari denominati 275 gtc adeguatamente preparati per le competizioni. Sebbene inizialmente la stampa specializzata fu critica per via del lungo cofano, la 275 divenne richiestissima e fu apprezzata per le sue doti stradali e per il prestigio assoluto che sapeva esprimere. Negli U.S.A. tra il 1966 ed il 1967 per volontà di Sergio Chinetti importatore ufficiale Ferrari e dirigente della Scuderia ufficiale N.A.R.T. furono allestiti 12 esemplari in versione spider denominati 275 N.A.R.T. Di 275 gtb ne furono prodotte in totale poco più di 450 esemplari tra il 1964 e 1968, numeri tutt’altro che poveri considerato il prezzo decisamente esoso che caratterizzava quest’auto che rimane tutt’ora un pezzo pregiato di alto collezionismo.
Flavio Paina