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California T: alter ego rampante

Novembre 2014

E’ arrivato il consueto “a tu per tu” con una nuova Rossa nella prestigiosa sede milanese della concessionaria ufficiale Rossocorsa. Questa volta è il turno della rinnovata California, la T. Questa T inevitabilmente porta alla mente un altro modello storico Ferrari, la Mondial T. In effetti le analogie fra la Mondial e la California, considerando le epoche differenti non rappresentano un azzardo. Entrambe presentate a 25 anni di distanza al Salone di Ginevra hanno la caratteristica di essere delle Ferrari “user friendly” con 2 posti più 2 e un ottimo livello di confort accompagnato dalle tipiche prestazione a cui i clienti Ferrari non possono rinunciare. Ma soprattutto sono delle Ferrari rivoluzionarie su cui hanno esordito importanti caratteristiche poi estese al resto della gamma. L’esordio dell’elettronica, il cambio Valeo senza frizione, precursore dell’F1 e dell’attuale DCT e un nuovo cambio trasversale, (da qui la lettera T) per la Mondial e l’iniezione diretta, il cambio a doppia frizione, il V8 anteriore ed un tetto rigido retrattile per la California, sono solo alcuni esempi. A 6 anni dall’esordio la California si rinnova, e lo fa in maniera radicale.

Dal punto di vista estetico la vettura ha subito parecchie migliorie senza in alcun modo stravolgere i tratti somatici che ne hanno decretato l’enorme successo commerciale. Le fiancate propongono sempre il leitmotiv ad ipsilon, ora più dolce e sinuoso, lo sguscio che parte dai passaruota anteriori ora è più pronunciato ed ospita una piacevole presa d’aria per la dissipazione del calore in luogo della piccola griglia a tre lamelle del modello precedente. Notevole il lavoro svolto per il posteriore, con la linea di cintura leggermente spiovente mentre il cofano baule propone una serie di concavità e sporgenze magistralmente modellate ed in perfetta armonia fra loro. Il tutto conferisce alla coda, che ospita il tetto quando è in configurazione spider, un aspetto decisamente più filante e leggero risultando più coinvolgente anche a livello emotivo. Bellissimi anche i gruppi ottici circolari ed i 4 terminali di scarico che a differenza del modello uscente sono disposti nella classica posizione orizzontale. Un’altra finezza la si scorge ammirando l’auto di ¾ posteriore. Facendo scorrere il punto di vista sui passaruota anteriori, sembra che il frontale termini immediatamente con una netta parabola davanti all’avantreno donando a tutto l’insieme una grande impressione di dinamismo e compattezza.

Allargando poi la visuale laterale si nota che il frontale continua oltre le ruote convergendo all’interno dando vita alla grande ed inedita calandra trapezoidale, che a seconda della finitura può apparire elegante o sportiva. Nuovi anche i proiettori, maggiormente sviluppati in altezza come vuole il recente family feeling di Maranello, mente il cofano motore, diviso simmetricamente da una leggera nervatura verticale, rinuncia alla presa d’aria centrale offrendo una coppia di sfoghi per disperdere il calore. Il design della California T trasmette immediatamente la sensazione di una gran turismo raffinata ed elegante, perfettamente proporzionata e dinamica al tempo stesso. Sportiva con garbo, classe ed eleganza. Anche l’abitacolo integralmente rivestito in pregiata pelle è stato oggetto di importanti miglioramenti sia in termini di ergonomia che di design, il quale pur sfoggiando nuove linee rimane piacevolmente semplice pur vantando nuove soluzioni. Dietro ai sedili anteriori trova posto la consueta panchetta divisa specularmente, molto utile per ospitare due persone o come bagagliaio aggiuntivo in caso quello standard fosse già occupato. Tutto ciò conferma l’indole user friendly di questa stupenda Rossa, impressione che viene trasmessa anche dal posto guida. Sedili rigidi al punto giusto e sapientemente conformati fanno presagire che i lunghi viaggi con questa California T saranno un bilanciato connubio fra comfort e sportività. L’allineamento fra pedaliera, sedile e volante è perfetto come su tutte le altre Ferrari dell’attuale gamma.

Sopra la California versione 2008 e sotto la sua sorella di oggi

Altra piacevole sensazione comune alle altre Rosse è la grande libertà di movimento attorno alla zona guida che agevola il conducente senza opprimenti tunnel e sporgenze che spesso si riscontrano su altre vetture di pari caratura. Il volante è ormai una sorta di marchio di fabbrica in cui diversi comandi sono intuitivamente inglobati in esso, compresi indicatori di direzione, abbaglianti, tergi vetri, disallineamento delle sospensioni ed il classico manettino che regola i parametri di guida. Grandi paddles solidali al piantone permettono di manovrare il cambio DCT, mentre il quadro strumenti ospita il grande contagiri centrale, il tachimetro sulla destra ed il generoso display digitale sulla sinistra che comunica al conducente una nutrita serie di parametri selezionabili a piacere. Il centro della plancia accoglie oltre ai comandi della climatizzazione il grande schermo con cui si interagisce con il navigatore, radio ed altre funzioni multimediali che aumentano la qualità della vita degli occupanti. Ma soprattutto, fra le due bocchette d’aerazione, compare un piccolo strumento circolare. Piccolo quanto importante, indica un grande ritorno sui modelli stradali dal lontano 1987. Si chiama TPE, acronimo di Turbo Performance Engineering. Ruotando la ghiera si selezionano informazioni come l’orario, la temperatura esterna, ma soprattutto la pressione, la percentuale d’utilizzo e l’efficienza del turbo.

Il motore a 8 cilindri perde cubatura passando dal precedente 4297 cc all’inedito 3855 cc e guadagna due piccole turbine Twin Scroll. Il risultato è impressionante: 560 CV (più 100 rispetto alla versione 2008), ben 1.45 CV/l e una coppia massima di ben 755 Nm, che sebbene disponibile solo con i rapporti alti per annullare il turbo lag e fornire una spinta costante a tutti i regimi, è lievemente maggiore di quella dei V12 aspirati. Il tutto si traduce in 316 km/h di punta, poco più di 11 secondi per arrivare a 200 km/h ed un consumo indicativamente inferiore del 15% rispetto alla precedente California. Questa rinnovata California T accentua maggiormente la doppia anima che da sempre contraddistingue questa particolare Ferrari: coupé ma anche cabriolet, caratterizzata da una linea elegante ma al tempo stesso sportiva. E da oggi ha anche un propulsore sorprendentemente agguerrito in grado di regalare emozioni e prestazioni ai massimi livelli.

Questo articolo è stato realizzato grazie alla consueta e cordiale collaborazione con il dott. Lorenzo Carraro, responsabile marketing della concessionaria ufficiale Rossocorsa di via dei Missaglia 89 – Milano.

Flavio Paina