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05 Marzo 2024

 

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458 Speciale: cattiveria al quadrato

 

Marzo 2014

 Squadrata. Questo è di primo acchito quello viene in mente quando ci si trova davanti alla 458 Speciale. Noi che siamo abituati a vedere le Ferrari piuttosto di frequente col tempo inconsciamente le assimiliamo scoprendole di volta in volta sempre più fascinose. Perciò per raccontare obiettivamente una nuova Rossa la prima impressione è quella che conta maggiormente. L’avevamo già ammirata sulle linee di produzione nella fabbrica di Maranello, ma ora nell’elegante showroom della prestigiosa concessionaria ufficiale Rossocorsa di Milano possiamo scorgerne attentamente i dettagli e le chicche di questa versione estrema della 458, una Supercar dura e pura senza compromessi

Inevitabile il paragone con le progenitrici, tutte accomunate da una maggiore cattiveria estetica rispetto alle versioni tradizionali da cui derivano, ma caratterizzate da tratti somatici ben distinti: più sinuosa la 360 Challenge Stradale, più accigliata la 430 Scuderia, più squadrata la 458 speciale. L’occhiataccia che tira guardandola in faccia è quella di sempre, che abbinata alle nuove feritoie laterali, al nuovo disegno delle prese d’areazione ed il cofano incavo mette perfino in soggezione. Cattivissima, quasi a far presagire l’elevato potenziale dinamico di cui ne va fiera, a tal punto che i frontali delle progenitrici sembrano essere diventati all’improvviso persino mansueti: questa è proprio arrabbiata! La fiancata particolarmente pulita è caratterizzata dalla piccola deriva d’ispirazione aeronautica che oltre ad essere un delizioso vezzo estetico, al pari di tutte le altre modifiche apportate nella carrozzeria, ha un importante scopo aerodinamico che in questo caso risulta determinate per la dissipazione dell’aria alle alte velocità.

I dischi carboceramici con le relative pinze hanno dimensioni decisamente generose anche per una vettura di questo calibro mentre i cerchi da 20” hanno un inedito design a 5 razze. Il posteriore propone il leitmotiv del frontale. Linee nette e verticali per la parte bassa, ampia griglia traforata, un’inedita onda che ospita al centro il mitico Cavallino Rampante, spoiler più pronunciato e due bei cannoni che una volta avviato il poderoso V8 da ben 605 cv fanno venire i brividi dal suono secco e rabbioso che accompagna le accelerate per poi concludere sistematicamente con un vigoroso sparo! Qui non si scherza e tutto l’insieme dà l’impressione di una vettura da competizione estremamente tecnica, una vettura da pista con cui volendo si può anche sfilare per le vie del centro. Il motore è sempre lì dietro ai sedili caratterizzato da una spettacolare cover in carbonio e come vuole la tradizione è in bella vista sotto il pannello di policarbonato. La linea della Speciale nasconde doti tecniche di assoluto rilievo fra cui l’inedito controllo elettronico dell’angolo d’assetto che permette di ottenere una sbandata dinamicamente corretta e controllata. Tecnologie d’ultimissima generazione che offrono setup adatti ad ogni guidatore fino all’esclusione totale dell’elettronica, adatta solamente ad un pilota esperto che sia in grado di controllare i suoi 135 cv/l, record assoluto per un propulsore privo di sovralimentazione. L’abitacolo, come l’intera vettura, è personalizzabile in ogni dettaglio ed i rivestimenti a catalogo spaziano dalla pelle ai tessuti tecnici ed alcantara, quest’ultimi più in linea con il carattere agonistico della Speciale. Anche se il rivestimento in pelle risulta elegante non bisogna farsi trarre in inganno dalle apparenze, basta salire a bordo per rendersi conto, anche senza premere lo start button, che comfort e gingilli di varia natura non abitano qui, questa è una Ferrari da corsa, sulla Speciale non si guida, si pilota e basta. Seduta rasoterra, niente tappeti, niente rivestimenti porte e tanto carbonio a vista.

I sedili granitici, anch’essi in carbonio, si aggrappano addosso al pilota, l’allineamento è impeccabile, le gambe sono molto distese e il volante e lo schienale sono verticali: l’ergonomia è perfetta, fantastico! Il tutto è stato disposto ad arte per comunicare i movimenti e le reazioni della vettura in tempo reale sul corpo del pilota. Come sulle altre 458 tutti i comandi sono inglobati nel volante incluso l’ormai irrinunciabile manettino dotato di parametri specifici per il modello e le grandi palette che snocciolano le cambiate in un batter d’occhio sono solidali al piantone. L’unico elemento sfizioso è rappresentato dalla pinna verticale in carbonio che sale dal tunnel e permette di raggiungere agevolmente i comandi per la retro, per il funzionamento automatico del cambio e del launch control senza allontanare le spalle dal sedile. Insomma questa 458 è una “Super Ferrari” ed è davvero Speciale sotto ogni punto di vista. E’ molto tecnica e fa emozionare al primo sguardo perché fa captare immediatamente a chi la osserva il suo DNA tremendamente racing.

 Flavio Paina

Questo articolo è stato realizzato grazie alla consueta e preziosissima collaborazione del dott. Lorenzo Carraro responsabile marketing della concessionaria ufficiale Rossocorsa di via dei Missaglia 89 e di viale di Porta Vercellina 16 – Milano (www.rossocorsa.it)