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Nuova Ferrari 488: GT B...oost!

A 40 anni dalla presentazione della 308 GTB, prima V8 posteriore-centrale, il Cavallino Rampante apre un nuovo capitolo nella storia degli 8 cilindri. Sarà presentata il prossimo marzo al Salone Internazionale di Ginevra.

La nuova Ferrari 488 GTB: clicca sull'immagine e guarda il video di lancio

Febbraio 2014

Quasi a sorpresa arriva la 488 GTB. La aspettavamo un “po’ più in la” a dire il vero, ed invece prende tutti un po’ in contropiede. Sarà presentata a marzo in occasione dell’85° Salone di Ginevra ed ora si svela ufficialmente attraverso immagini digitali corredate di scheda tecnica. Come tutte le nuove Rosse colpisce positivamente in quanto rappresenta un notevole upgrade rispetto al modello che va a sostituire, ma qui si parla di 670 cv, roba da Ferrari Enzo o 599 GTO, eppure questa è una piccolina di Maranello! Ma andiamo con ordine senza farci prendere dalla smania. Sembra ieri il giorno in cui ci presentarono la nuova 458 Italia, invece sono passati già 5 anni e mezzo ed ecco che ora vi illustriamo la sua naturale erede, la Ferrari 488 GTB.

La coppia di 8 nel nome vuole indicare il legame con la 308, prima Ferrari dotata di V8 in posizione posteriore-centrale che fu presentata 40 anni fa sempre in occasione del Salone di Ginevra. E poi, 488 fa rima con 288 proprio come l’indimenticabile GTO, perché come quest’ultima anche qui c’è in ballo il turbo. GTB invece, sigla storica Ferrari, è l’acronimo di Gran Turismo Berlinetta. Ad osservarla in queste prime immagini si nota come la 488 sia l’evoluzione diretta della 458. La linea convince immediatamente: perde alcune originali finezze come i baffi anteriori dinamici con il Cavallino in rilievo e lo scarico triplo e guadagna soluzioni più classiche ma ben più aggressive come una gran boccaccia anteriore caratterizzata da due lame verticali in centro e due bei cannoni posteriori. Il cofano anteriore è ora dolcemente scavato specularmente, mentre la fiancata si è incattivita in maniera esponenziale offrendo un bellissimo sguscio sulle porte che da origine ad un vero e minaccioso buco verso la coda della vettura il quale ospita un’ala orizzontale che divide i flussi d’aria indirizzandoli agli intercooler ed al raffreddamento del propulsore, mentre una terza canalizzazione occulta espelle l’aria dagli sfoghi di coda a ridosso dei fari.

Questo sistema contribuisce ad una resa aerodinamica perfetta tanto da segnare un nuovo record d’efficienza. Il posteriore è una altro capolavoro di stile dove i designer del Centro Stile Ferrari hanno voluto giocare con forme concave ed armoniose proponendo l’accostamento del nero per gli sfoghi d’aria alle cui estremità spiccano i fari circolari ora dotati di tecnologia led. Ovviamente non manca la finestra in policarbonato che mette il V8 in bella vista e gli indispensabili estrattori posteriori. Spunta invece il retronebbia ispirato ai segnalatori posteriori di F1 proprio come sulla sorella maggiore F12. Se prima l’occhiataccia del muso della 458 faceva paura, ora fa paura anche la fiancata ed il posteriore! L’interno propone l’ormai consolidata tradizione Ferrari di inglobare nel volante tutti i comandi guida, l’infotainment è di nuova concezione pur rimanendo fedele ai satelliti laterali, sempre a portata di mano, mentre le linee del nuovo cruscotto, come per l’esterno, rappresentano la naturale evoluzione di quello della 458 proponendo volumi più compatti senza mai invadere la libertà di guida. Immancabili ormai altri marchi di fabbrica del Cavallino, come il ponte fra i due sedili e il manettino per i parametri di guida.

Il motopropulsore, come detto sopra, è un V8 di 3902 cc con iniezione diretta e fasatura variabile derivato da quello della California T e come quest’ultima è dotato di due piccoli turbocompressori per essere in linea con la tecnologia di F1 e per rispettare le norme ambientali. In questo caso regalano una potenza massima di 670 cv ed una coppia di 760 Nm che spingono la nuova nata oltre i 330 Km/h e le permettono di arrivare a 100 Km/h in 3 sec. netti ed a 200 km/h in 8,3 sec. Sono numeri che fanno paura, soprattutto se pensiamo che stiamo parlando di una “baby Ferrari”. Per quanto riguarda la dinamica di guida i freni sono dei potentissimi carbo-ceramici che garantiscono spazi d’arresto estremamente ridotti, mentre la sofisticatissima elettronica di guida, tarabile su più livelli, è stata maggiormente affinata raggiungendo ormai parametri inimmaginabili grazie anche all’introduzione del controllo d’imbardata che rispetto a quello montato sulla 458 Speciale è ancora più sensibile e preciso. Insomma, tutto su questa “piccola” è aumentato all’ennesima potenza e se consideriamo che gli specialisti etichettano la 458 come la perfezione della sportività per prestazioni ed equilibrio, non abbiamo idea di cosa aspettarci da questa 488. Per non pensare fra qualche anno quando esordirà la relativa versione “Speciale”. Ora la domanda sorge spontanea: ci sarà mai un limite all’eccellenza?

Flavio Paina