In USA e Germania le emozioni di fine estate
Fine estate, mentre molti di noi colmi d’entusiasmo preparano le valige per raggiungere luoghi vacanzieri, ed altri un po’ meno colmi d’entusiasmo si accingono a ritornare sul luogo di lavoro, i Ferraristi più sfegatati, a casa o in vacanza che sia, attendono come di consueto le news relative alle Vetture ed al mondo di Maranello. Per ottenerle in questo periodo bisogna spostarsi oltre Oceano, precisamente a Monterey dove tra l’11 ed il 15 agosto la parte centrale della costa californiana ospita il concorso d’eleganza di Pebble Beach che insieme al nostrano concorso di Villa D’Este formano il “duetto d’eleganza automobilistica” più prestigioso al mondo. Ospite d’onore di quest’anno l’Alfa Romeo ed i suoi 100 anni con innumerevoli modelli storici e non. Ovviamente sempre presenti in maniera consistente anche le nostre Ferrari dove tra i modelli storici la 250 California a passo corto del 1961 ha vinto il premio "Pebble Beach and MSN Autos' 2010 People's Choice Award". La vettura ritrovata in Canada in condizioni fatiscenti dal collezionista Andrew Pisker è stata subito inviata al reparto Classiche di Maranello per il maniacale restauro completo che l’ha riportata bella ed affascinante come un tempo nella sua livrea azzurro metallizzato. Il premio conseguito è particolarmente importante in quanto ha ricevuto quasi centomila voti dai lettori di MSN Auto, uno dei siti più popolari al mondo nonché partner dell'evento, i quali hanno giudicato la vettura come la più bella tra quelle presenti. Ferrari protagonista anche nella tradizionale asta di modelli storici che si tiene all’interno della kermesse americana. Tre i modelli di Maranello piazzati a cifre fin ora mai raggiunte per il singolo modello: la Ferrari 250 California Spider Competizione Lwb del 1959 venduta per 7,260 milioni di dollari, la 250 GT Berlinetta Swb classe 1961 aggiudicata per 6,105 milioni di dollari e la 340 America Spider del 1952 assegnata per 2,530 milioni di dollari. In asta anche altri 3 modelli: una 365 California spider del’66, una 166 Inter del ’50 e una 365 gtb/4 speciale del ’69 piazzate rispettivamente a 800 mila, 685 mila e 1 milione e 700 mila dollari. Ogni vettura è stata restaurata (al pari della California vincitrice citata in precedenza) dal reparto Classiche di Maranello, quindi dotate di certificato di autenticità ufficiale con tutto il materiale che ne documenta il professionale restauro. Ognuna di queste tre vetture può vantare delle chicche personali documentate che le rendono uniche. La 250 California Spider Competizione è l'unico esemplare di California passo lungo con il telaio in alluminio ed ha alle sue spalle un curriculum agonistico che comprende un quinto posto alla 12 Ore di Sebring del 1960 e vittorie sui circuiti di Nassau e Road America. La 250 GT Berlinetta passo corto, soprannominata Hot Rod per la sua preparazione estrema, ha gareggiato al Tour de France Automobile e alla 1000 km di Parigi nel 1961. Altrettanto interessante la 340 America Spider, una delle primissime Ferrari giunte sul continente americano e uno dei soli cinque esemplari di questo modello carrozzati da Vignale. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: dov’è la 599 in versione spider a tiratura limitata annunciata pochi mesi fa da Luca Cordero? Onestamente non lo sappiamo. Una delle opzioni più opinabili è che in Ferrari sono stati un po’ troppo ottimistici sui tempi di sviluppo, oppure hanno volutamente optato all’ultimo secondo per una presentazione in loco e periodo diversi. Comunque crediamo che a breve esordirà a sorpresa. Per galvanizzarci con qualcosa di simile dobbiamo ritornare in Europa, precisamente in Germania ed abbandonare, almeno in apparenza, il nostro amato Cavallino Rampante. Infatti Michael Stoschek un 63enne imprenditore tedesco, fondatore e amministratore delegato dell’azienda Brose KG specializzata in accessoristica per auto, ha ricevuto nei giorni scorsi la sua Stratos “moderna” commissionata a Pininfarina e realizzata in esemplare unico su base 430 Scuderia, pronta ad affiancare la sua antenata già presente nel box. La vettura è stata realizzata con la collaborazione di Fenomenon Holistic Design, azienda inglese proprietaria dei diritti per la produzione e l’uso del nome Stratos che già nel 2005 aveva osato un’interpretazione moderna del celebre modello che rimase semplicemente un manichino. Ora gli uomini di Pininfarina insieme a Christian Hrabalek (giovane designer che vanta il curioso primato di essere il più grande collezionista di Stratos al mondo, ben 9 in suo possesso) hanno creato un modello decisamente più piacevole rispetto al 2005, ma soprattutto i tecnici le hanno dato un’anima…e che anima! Nel 1970 una semplice Fulvia destinata alla demolizione ha dato vita ad un avveniristico modello chiamato “Zero” con nuovo telaio e motore posteriore che ingolosì gli uomini della Squadra Corse Lancia che dopo poco meno di due anni ebbero fra le mani un “tremendo aggeggio pigliatutto” per i rally derivato proprio da quel prototipo e dotato di motore e trasmissione della Ferrari 246 gt. Ora, la nuova Stratos non usa solo meccanica Ferrari, ma usa anche il resto, infatti come anticipato sotto le stupende linee della vettura si nasconde niente popò di meno di una 430 Scuderia. Con i vantaggi che ne derivano. Peso ridottissimo, agilità alle stelle ed un motore che spigiona rabbiosa potenza. Per ora è una “one-off” ma non è detto che la nuova Stratos venga prodotta in piccola serie o su richiesta. Ma una cosa è certa: a differenza dell’antenata non sarà adatta a molteplici discipline agonistiche, ma promette fortissime emozioni sia sul piano estetico che prestazionale. Perché anche se di nascosto e a bassa voce gli zampini di Pininfarina e Ferrari ci sono!
Flavio Paina