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Quando morì, Gilles Villeneuve aveva già deciso di lasciare la Ferrari

Aeroporto militare di Istrana (TV), 21 novembre 1981

14 giugno 2010

Dopo 28 anni, un mese e 7 giorni dalla morte di Gilles Villeneuve arriva la clamorosa conferma: alla fine della stagione 1982, Villeneuve avrebbe lasciato la Ferrari. La conferma non arriva da uno qualunque, bensì da Piero Ferrari.

“Quando Gilles mancò, stava lasciando la Ferrari”, sono state le parole del figlio del Drake. Del resto, questa indiscrezione era circolata all’indomani della morte del pilota canadese, quando Gerad Ducarouge, ingegnere francese che aveva lavorato anche per Lotus e Alfa Romeo, parlò di un progetto di nuova scuderia in cui Gilles e René Arnoux non sarebbero stati solo piloti ma anche co-proprietari. Ma nulla era stato mai confermato, anche per l'abilissima regia di comunicazione attuata dall'allora direttore sportivo Marco Piccinini.

La decisione di Villeneuve era maturata fin dall’ingresso di Didier Pironi nella Scuderia modenese. Pironi era un buon pilota, che tuttavia faceva molta “politica” per cercare di arrivare a essere prima guida. Un uomo che a Imola, nel GP di San Marino, con una grave scorrettezza aveva privato Gilles di una sacrosanta vittoria. Da quel momento Gilles aveva covato la vendetta e aveva deciso che la sua permanenza in Ferrari insieme a Pironi non era più possibile. Quindici giorni dopo il Belgio, a Zolder, un errore tecnico di Jochen Mass gli costò la vita proprio quando aveva deciso di lasciare la Ferrari.

C’era stata anche un’avance della Williams nei confronti di Villeneuve, che gli offriva non ponti d’oro ma di platino. Ma Gilles, che aveva ormai 30 anni, stava portando avanti con Enzo Ferrari una lunga trattativa per rinnovare il contratto anche per il 1983: ma voleva garanzie sull’essere prima guida. Il vertice di Maranello non voleva decidere, perché teoricamente i piloti del Drake partivano sempre a pari diritti. Salvo poi conquistarsi la primogenitura in corsa. E allora, Villeneuve aveva deciso. Ritenendosi, giustamente, superiore a Pironi e godendo (questo lo sapeva bene) dell’affetto e del sostegno di tutti i ferraristi. Il destino ha voluto altrimenti.

Alle ore 21.52 del giorno 8 maggio 1982, il più grande artista della formula 1 moderna usciva per sempre di scena per entrare nella leggenda.

 

Giusy Costantino 

Il Drake e Gilles