Nel cuore del mito!
Luglio 2013
Una realtà come Ferrari è una felice eccezione in un panorama Italiano messo a dura prova da una crisi che sembra non trovare fine anche nel settore auto. Come ogni anno, nel novembre prossimo, la nostra Scuderia sarà di nuovo protagonista della visita in quella fabbrica di Maranello che fa del buon Made in Italy l’orgoglio del nostro Paese. Saremo di nuovo “dentro” le linee produttive dove come sempre ammireremo ordine e pulizia dei luoghi di lavoro climatizzati e, con i dettami del programma Formula Uomo, che compie 10 anni, ammireremo l’ergonomia delle postazioni di lavoro studiata al meglio per ridurre affaticamento ed infortuni degli operai, che fra l’altro dispongono di aree verdi per il relax a fianco delle linee di montaggio.
Ferrari anche in tempo di crisi assume ed ai 2900 lavoratori se ne aggiungeranno altri 250, molti dei quali destinati alla produzione di motori Ferrari e dei V6 e V8 Maserati; un lavoro in Ferrari è ambito e prezioso se si pensa anche che dipendenti e familiari hanno a disposizione gratuitamente le visite mediche, vengono organizzati campi estivi per i bambini dei dipendenti ed i lavoratori hanno a disposizione centro fitness con trainer personale.
E’ Luca Cordero di Montezemolo a ribadire i punti chiave delle strategie del marchio più famoso al mondo: sfida tecnologica, innovazione, sostenibilità, formazione e meritocrazia; bonus annuali e triennali sono destinati ai lavoratori migliori ed in più Ferrari ha stanziato 100 milioni di euro per il miglioramento dell’ambiente produttivo.
Ferrari non è solo auto: in una mia recente visita al nuovissimo Ferrari Store di Maranello ho potuto osservare come il marketing ben gestito proietta in alto il marchio: accanto a cappellini e magliette col Cavallino Rampante, pantaloni e scarpe, borse ed accessori, ho visto in vendita gioielli e modelli in scala di grande valore nonché una nuova linea di abbigliamento molto ricercata interamente Made in Italy – diciamo così – per clientela di nicchia. Eppure, nonostante “i prezzi”, nei 50 Ferrari Store del mondo e su quelli on line vengono venduti 95 articoli al minuto! Il potere della passione!
Infine come non ricordare quanto importante per l’immagine ed il mito che circonda la casa modenese sia il Museo Ferrari dove arrivano ben 280mila visitatori all’anno, per osservare da vicino la 250gto del 1962, la F40, La Ferrari, le Formula 1, e per restare a bocca aperta davanti alla 275 GTB4 che fu di Steve Mc Queen, alla Mondial T Cabrio guidata da Al Pacino in Scent of a Woman e di fronte alla spettacolare P540 Superfast Aperta One Off di un collezionista americano ispirata alla 330LM usata da Federico Fellini in Tre passi nel delirio.
Spettacolare la nuova sala “Ferrari dell’altro mondo”, che da poco anche io ho avuto la fortuna di ammirare: personalmente “stregata” ho riempito la memoria della mia macchina fotografica per catturare in splendide immagini le Ferrari 612 Scaglietti China Tour del 2005 e Magic India Discovery Tour del 2008, e la Ferrrai 599 GTB Fiorano Panamerican Tour del 2006.
Giusy Costantino