Ferrari Challenge 2014: l’emozione di essere “in pista”!
Aprile 2014
L’emozione di essere a Monza, in Autodromo, per il Ferrari Challenge 2014? Indescrivibile, da brividi a fior di pelle, perché sei lì, nel cuore pulsante dei motori…
Il sole brilla nel cielo azzurro e terso di una calda domenica primaverile, quando il gruppo di appassionati della Scuderia Ferrari Club San Martino di Bareggio varca i cancelli dello storico autodromo lombardo che ogni anno ospita il GP d’Italia; ad accoglierci Francesco Cerrelli coordinatore delle SFC Lombardia ed il Dr. Mauro Apicella, Direttore Operativo di SFC Scarl. In tribuna, proprio di fronte alla corsia box, brillano di luce propria gli striscioni delle SFC presenti a tingere di rosso quegli spalti da cui si esulta all’elevarsi del rombo dei motori.
E’ da li che ci godiamo, insieme anche agli amici di altre Scuderie, il Ferrari Challenge Europe, la serie più longeva del campionato monomarca più famoso al mondo; 44 le vetture iscritte, 27 nel Trofeo Pirelli e 17 nella Coppa Shell, pronte a darsi battaglia in duelli ruota a ruota mozzafiato! Competizioni brevi e molto spettacolari in cui la tattica lascia spazio all’istinto, perché in soli 30 minuti non ci si può inventare chissà quale strategia! Stratosferiche le 458 Challenge Evo, nelle coloratissime livree dei vari team, vetture dotate di un nuovo kit aerodinamico che permette di ottenere prestazioni ancora migliori. Tra tutto spicca il grosso alettone posteriore in carbonio, derivato dalle gare Gran Turismo, che consente percorrenze di curva a velocità decisamente più elevate.
E poi ancora a cosa assistiamo? Pronti a entrare sul tracciato? Si, eccoli i clienti che vogliono approfittare della pista per testare le performance corsaiole delle fantastiche vetture della casa del Cavallino Rampante: e allora ecco passare sotto il nostro sguardo esterrefatto, a un palmo di naso, ben tre LaFerrari, tutte rosse, una 458 Speciale rossa con striscia bianco/blu, varie 458 Italia, varie 430 Scuderia, più di una Ferrari FF, varie 599 Fiorano …
Ma l’emozione più grande è “vivere” il paddock. Guidati dal Dr. Mauro Apicella, a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’opportunità concessaci, ci addentriamo ancor più nel cuore pulsante dell’evento e ci sentiamo protagonisti di un sogno ad occhi aperti; siamo lì, nella corsia dei box, a godere del rombo dei motori e di quel classico odore di olio misto a carburante e di pneumatici abrasi sull’asfalto che si respira in pit-lane. Non resisto alla tentazione di toccare con la mano l’asfalto, quasi mi trasmettesse vibrazioni pulsanti: fatto… e anche questa avventura è archiviata nel cassetto dei ricordi del cuore di una tifosa!
Giusy Costantino